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CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI GAGLIANO ATERNO

Il progetto per il Centro Operativo Comunale (COC), e per l’intera area centrale di Gagliano Aterno comprendente il Municipio, il Monastero di Santa Chiara, il Museo del Grano e la futura Casa della Salute e del Welfare, si configura come un tassello e dispositivo decisivo per il percorso di riattivazione della comunità locale. Qui possono trovare luogo quelle attività e risorse sociali, culturali, economiche, storiche, di welfare che, intrecciandosi sinergicamente tra loro, possono costituire la “piattaforma” di base per il progetto di rigenerazione di Gagliano Aterno. Per superare la storica alterità e isolamento della struttura conventuale rispetto al paese, vengono riconosciuti sette spazi-piazza pubblici interni a questa grande area centrale, su cui si ridefiniscono vecchi e nuovi percorsi al fine di legare e connettere il Monastero di Santa Chiara al diretto intorno e poi al tessuto storico di Gagliano Aterno. Il progetto del COC nasce da queste riflessioni alla scala urbana, configurandosi come una sorta di “estroflessione” verso sud del portico e della manica est del Monastero di Santa Chiara. La nuova manica-porticato del COC ridefinisce le livellette e i salti di quota lungo il pendio che da levante sale verso occidente, riconfigurando la sezione “a plateaux” del luogo. Si propone come un edificio molto semplice, caratterizzato verso est da un muro possente e materico segnato da grandi aperture quasi un muro-balcone da cui ci si affaccia verso valle mentre verso ovest e il grande parterre verde la facciata assume le forme di una vetrata continua a cui si giustappone un profondo portico. Il piano superiore del COC può essere definito come una grande aula unitaria, dove possono trovare facilmente collocazione sia gli usi emergenziali a cui è destinata la struttura, sia quelli di valenza sociale e culturale. Un piccolo patio-corte divide in due l’edificio, in modo da articolare il grande volume in una parte più pubblica e una più privata. Al fondo del porticato, nel punto in cui la copertura incontra il grande muro storico che delimitava gli ampi spazi del Monastero, giunge ortogonalmente una scalinata che continua e potenzia il percorso già oggi esistente a partire da via Municipio.